Adriana Hoyos

BIOGRAFIA

Adriana Hoyos: Scrittrice, regista e promotrice culturale, nata a Bogotá. Ha partecipato a incontri internazionali di poesia in Colombia, Danimarca, Ecuador, Egitto, Spagna, Italia, Macedonia, Marocco, Portogallo, Serbia, Svezia e Turchia. Le sue poesie sono state tradottie in più di nove lingue. Ha pubblicato i libri La torre sumergida (2009), La mirada desobediente (2013), Del otro lado (2017), Autobiografía con sombras (2022) e No es a mí a quien lees (2022). Quest’ultimo è stato pubblicato nel 2023 in Portogallo e tradotto in portoghese da Alex Tarradellas e Rita Custódio con il titolo Geometrias da voz. Nel 2023 è stata pubblicata un’antologia della sua opera tradotta in serbo da Dušica Nikolić Dann con il titolo Ono sto su mi donele reči, e nello stesso anno le è stata concessa la residenza artistica Coracle Europe Residency a Tranås, Svezia, dove ha pubblicato la plaquette Fluir con el agua, con la traduzione delle sue poesie in svedese a cura di Frank Bergsten. Nel 2024, Sílaba Editores pubblica in Colombia il libro Esa que canta hacia adentro y ve la luz, e un’antologia intitolata Lo que me trajeron las palabras con il marchio editoriale Domingo Atrasado. Sempre nel 2024 pubblica anche l’antologia d’amore intitolata La sed con que mirabas con l’editore Nautilus. Ha diretto i cortometraggi Elegía (1998) e Hotel Santa Fe (2002) e il mediometraggio Beneyto desdoblándose (2010).

LETTURE

POESIE

Esa que canta hacia adentro

Esa que ausculta los sonidos
Esa que busca en la niebla
Y cose los silencios soy yo

En la fractura del cielo
En la dureza de la piedra
En el filo de la imaginación
Murmuro en el origen

Revelo un instante
-Sustancia de la memoria-
Mientras palpita en el aire
La risa áspera del tiempo

No soy la que escribe
Soy la que pregunta

No soy la que sabe
Soy la que cree

No soy la que conoce
Sino la que descifra

No soy la que se arrodilla
Sino la que se levanta
En la gracia de su linaje

(No es a mí a quien lees, Huerga & Fierro, 2022)

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Quella che canta dentro

Quella che ausculta i suoni
Quella che cerca nella nebbia
E cuce i silenzi sono io

Nella frattura del cielo
Nella durezza della pietra
Nel filo dell’immaginazione
Sussurro nell’origine

Svelo un istante
-Sostanza della memoria-
Mentre palpita nell’aria
L’aspra risata del tempo

Non sono colei che scrive
Sono colei che domanda

Non sono colei che sa
Sono colei che crede

Non sono colei che conosce
Ma colei che svela

Non sono colei che s’inginocchia
Ma colei che si rialza
Nella grazia del suo lignaggio.

(da Non sono io che leggi, Huerga &Fierro, 2022)

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La muerte es un pez con ojos vidriosos

La muerte es un pez con ojos vidriosos
Que agoniza sobre el asfalto
Es una niña que juega al escondite
Es un príncipe soñado por ella
En un país extraño y muy remoto

La muerte es una palabra llana
Es una pintura que se mueve
Sale de su marco si te duermes

Es una sacerdotisa oculta en un psiquiátrico
Velo negro y ondulante en la cabeza
Es espuma blanca circulando la boca

Es esa mujer que nos llama por la espalda
Esa que aguarda sigilosa en el arco de una calle
O en una estación de tren apenas conocida

Lejos de esa tierra ya ajena
Busco el camino que me aleje
Sin embargo es tan solo un tránsito
Que me lleva otra vez hasta ella
Elijo el camino de en medio
Cruzo de una orilla a otra orilla

(No es a mí a quien lees Huerga &Fierro, 2022)

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La morte è un pesce con occhi vitrei

La morte è un pesce con occhi vitrei
Che agonizza sull’asfalto
È una bambina che gioca a nascondino
È un principe da lei sognato
In un paese strano e molto lontano

La morte è una parola piana
È un dipinto che si muove
Esce dalla sua cornice se ti addormenti

È una sacerdotessa nascosta in un ospedale psichiatrico
Velo nero e ondeggiante sulla testa
È schiuma bianca intorno alla bocca
È quella donna che ci prende alle spalle
Quella che aspetta silenziosa nell’arco di una strada
O in una stazione ferroviaria appena conosciuta

Distante da quella terra estranea ormai
Cerco la strada per allontanarmi
Ma è solo un passaggio
Che mi riporta di nuovo da lei
Scelgo la strada di mezzo
Attraverso l’una e l’altra riva.

(da Non sono io che leggi, Huerga &Fierro, 2022)

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A María

Tu cuerpo fue casa
Origen del mundo
Madre antigua
Amasaste el pan

Señora del agua
Dama de la tierra
Maga del equilibrio
Ishtar Isis Sarasuasti
María

De la madre al hijo
Desciende el amor
Mujer que Alumbras
Mujer que Das

Estrella de la memoria
Canto que reposa
Poderosa Moira hilaste mi vida

Que tu cuerpo sea luz y misterio
Llama que se eleva en la belleza
Pájaro de sol en la noche del alma

Madre desgarrada y serena
Sangre de mi sangre
Carne de mi carne

Contienes el mundo
En un soplo
En un verso

Todo el dolor del mundo
Se posa en nuestros hombros
Oscurece las pupilas
Ya no hay tregua
Ni resignación
Sólo piedad
Quién levantará ahora la voz

Quién coserá la muerte
O abrirá la conciencia
Hágase en mí la palabra
Que atraviesa el sufrimiento

Hágase en mí la palabra
Que redime la vida
Hágase en mí la palabra que sana
Y abierta crece en la boca generosa.

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A Maria

Il tuo corpo fu casa
Origine del mondo
Antica madre
Hai impastato il pane

Signora dell’acqua
Dama della terra
Maga dell’equilibrio
Ishtar Isis Saraswati
Maria

Dalla madre al figlio
Scende l’amore
Donna che illumini
Donna che dai

Stella della memoria
Canto che riposa
Potente Moira hai tessuto la mia vita

Sia il tuo corpo luce e mistero
Fiamma che si eleva nella bellezza
Uccello di sole nella notte dell’anima

Madre lacerata e serena
Sangue del mio sangue
Carne della mia carne

Il mondo contieni
In un soffio
In un verso

Tutto il dolore del mondo
Si posa sulle nostre spalle
Offusca le pupille
Non c’è più tregua
Né rassegnazione
Solo pietà
Chi alzerà ora la voce?

Chi cucirà la morte
O aprirà la coscienza
Si compia in me la parola
Che attraversa la sofferenza

Si compia in me la parola
Che redime la vita
Si compia in me la parola che guarisce
E libera cresce nella bocca generosa.

No mires a los ojos de la gente

Sant Felip Neri
Place de la Concorde
Trafalgar Square

El resplandor de la tarde
Las estatuas están celosas
Revolotean pájaros raros

Las risas encrespadas
Los juegos de los niños
Me regresan a la vida

Apresados en la piedra como cicatrices
Permanecen los fantasmas de Sant Felip Neri
Baudelaire examina el corazón de los infantes

Hombre y mujer se funden en la mímica del beso
Buscan la verdad en los cuerpos del deseo
Los hoteles son parábola de soledad

Repites una y otra vez
By love Possessed
By love Possessed

Quemo mi adolescencia en los espejos
Dibujo con los dedos los bordes de la luz

Canto para mí misma
No mires a los ojos de la gente
Me dan miedo mienten siempre

Voces atrapadas y nocturnas
En los sótanos de las estaciones
Saliva y cuerpos se enredan

No salgas a la calle cuando hay gente
¿Y si no vuelves? ¿Y si te pierdes?
¿Volveremos a encontrarnos?

Mon semblable mon frère
Vendrán las iguanas vivas a morder a los hombres
que no sueñan

¿Vendrás tú a morder mi corazón?

.

Non guardare la gente negli occhi

San Filippo Neri
Place de la Concorde
Trafalgar Square

Lo splendore della sera
Le statue sono gelose
Volteggiano uccelli strani

Le risate increspate
I giochi dei bambini
Mi riportano in vita

Intrappolati nella pietra come cicatrici
Restano i fantasmi di San Filippo Neri
Baudelaire interroga il cuore dei fanciulli

Uomo e donna si fondono nella mimica del bacio
Cercano la verità nei corpi del desiderio
Gli hotel sono parabole di solitudine

Ripeti ancora e ancora
By love Possessed
By love Possessedi

Brucio la mia adolescenza negli specchi
Disegno con le dita i contorni della luce

Canto per me stessa
Non guardare la gente negli occhi
Mi fanno paura, mentono sempreii

Voci intrappolate e notturne
Nei sotterranei delle stazioni
Saliva e corpi si intrecciano

Non uscire in strada quando c’è gente
E se non torni? E se ti perdi?iii
Ci rivedremo?

Mon semblable mon frèreiv
Iguane vive verranno a mordere gli uomini
che non sognano

Verrai tu a mordere il mio cuore?

.


Por qué me tapé los oídos

Por qué me tapé los oídos
Frente al dolor de los otros
Por qué no dije nada
Cuando era posible

Por qué las medusas
Inundan aguas tibias
Arde mi pelo
Y mi voz no se oye

¿Por qué esta tierra seca?
¿Por qué bombas y misiles?
¿Por qué este mar de plásticos?

Por qué no haría yo
Por qué acaté las órdenes
Por qué maté la vida
Y di poder a los necios

Por qué me coroné
Indiferente y no sé
Por qué mi vanidad

Por qué no dije nada ante
Los abatidos en la frontera
Las fosas de los muertos
Los ahogados en las playas

Niños cruzando el mundo
Niños con hambre
Niños de la mano de nadie
Niños muertos al nacer

Por qué esta tierra este mar
Este suelo bíblico
De cenizas en la frente

¿Cómo explicar al hijo
Este no mundo ?

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Perché mi sono tappata le orecchie

Perché mi sono tappata le orecchie
Di fronte al dolore degli altri
Perché non ho detto niente
Quando era possibile

Perché le meduse
Inondano acque tiepide
I miei capelli bruciano
E la mia voce non si sente

Perché questa terra arida?
Perché bombe e missili?
Perché questo mare di plastica?

Perché non avrei dovuto farlo
Perché ho obbedito agli ordini
Perché ho ucciso la vita
Dando potere agli stolti

Perché mi sono incoronata
Indifferente e non so
Perché la mia vanità

Perché non ho detto niente davanti
Agli sconfitti sul confine
Alle fosse dei morti
Agli annegati sulle spiagge

Bambini che attraversano il mondo
Bambini affamati
Bambini senza nessuno che li tiene per mano
Bambini morti appena nati

Perché questa terra questo mare
Questo suolo biblico
Di cenere sulla fronte

Come spiegare al figlio
Questo non mondo?

Traduzione dallo spagnolo di Brigidina Gentile

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By love possessed è il titolo di una poesia di Pere Gimferrer. (N.d.T.)
Da: No mires a los ojos de la gente, una canzone dei “Golpes Bajos”, complesso pop spagnolo. (N.d.T.)
Ibidem (N.d.T.)
Da: Baudelaire, Les Fleurs du Mal. (N.d.T.)
Vendrán las iguanas vivas a morder a los hombres que no sueñan, è un verso dalla poesia di Federico García Lorca Ciudad sin sueño. (N.d.T.)

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