Antonella Barina

BIOGRAFIA

Antonella Barina 2018 – foto di Etta Lisa Basaldella

Antonella Barina, Venezia, 1954. Poeta degli alberi e delle piante selvatiche, ideatrice e curatrice di percorsi poetici e letterari non convenzionali, il suo filo conduttore è il dialogo con gli elementi dell’ordine naturale in versi liberi o endecasillabi, senari, haiku e landai. Nelle poesie ‘beatnik’ 1967-1969 figura già la palma alla quale dal 2010 dedica letture e performance sui Cambiamenti Climatici in prosecuzione del Percorso sugli Alberi da lei aperto a diverse comunità poetiche nel 2001. Nel 2005 raduna i versi di poeti sensibili all’ambiente in ‘Poesia Selvatica’, uno dei primi numeri di Edizione dell’Autrice, testata con cui da Venezia lancia la pratica dell’autoeditoria, raccolte proprie e collettive giunte al centesimo numero. Più amari i poemi del territorio: ‘Madre Marghera. Poesie 1967-1997’ sulla prospettiva dell’abitante della zona industriale, autoedito nel 1997, 7/a edizione con Helvezia Ed., 2017, ‘Canto dell’Acqua Alta’ sulla salvaguardia di Venezia, Editoria Universitaria, 2000, ‘MestreNiente’, su desertificazione urbanistica e strategia della tensione, Ed.dell’A., 2003, confluiti in ‘Opera Viva’, la parte invisibile dell’imbarcazione, Comune di Venezia, 2007. Dagli anni ’70, con viaggi e ricerche in diverse aree continentali, studia i miti del divino femminile sottesi a tutta la sua produzione poetica e drammaturgica, tra cui le sillogi di viaggio e astrale da ‘Ritorno a Cuba’ e ‘Birds.Walking between Stonehenge and Avesbury’, Ed.dell’A. 2004 e 2005, al bilingue ‘Turning. Un viaggio in Turchia’, Ed.Empirìa, 2005, fino a ‘Una mujer y otras fuentes’, Ed.dell’A., 2017. Sull’osservazione del suo giardino di San Stae escono ‘Il Monte sopra il cielo. 33 poesie sui Cambiamenti Climatici’, Ed.dell’A., 2017, e ‘Semi di Haiku’, Centro Internazionale della Grafica, 2018. Tra le miscellanee personali in Ed.dell’A. dal 2018 al 2022: ‘Venus Venezia – Repertorio poetico teatrale in Amore’ 1967-2017, ‘Moon Poetry’ 1968-2018, il septilingue ‘Benedizione degli animali’ 2010-2019, ‘I ponti di luce non crollano’ 1988-2018, ‘Lo Scandalo della Morte’ 1996-2021, ‘Venezia Metafisica. Appunti poetici in tempi di guerra’ 2020-2022. Dal 2015 recupera la lingua paterna, il veneziano, e materna, il siciliano, come in ‘Cavadda’, Libreria Ed.Urso, 2021.

LETTURE

POESIE

PASSATO – GUERRA FREDDA

Fedeli alla terra ma
volgemmo lo sguardo altrove.
Era in domeniche di football
perché eravamo colonia.
Ci dissero di andare avanti
dandoci armi da custodire.
Eravamo la dama
di uno scacchiere planetario.
Il male sempre s’innesta
nel meglio.
Nascemmo in gabbie
trasportati da scatole
su quattro ruote.
Restarono le albe
quando i vigilanti
devono dormire.
I veleni fecero
il loro dovere.

Non guardavamo le nuvole.
Così ci distaccammo da lei.

La Terra rimase sola
svuotata
rasa.
Potevamo comprare
qualsiasi cosa.
Poi
non ci fu più niente
da comprare.

da “Quaderni di Arenaria”, n.18, Bagheria (Palermo), 2020 e VENEZIA METAFISICA. Appunti poetici in tempi di guerra, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022

Antonella Barina 1972 con King e Cilla – foto di Eva Viani

***

PRESENTE – UCCELLI DI PASSO

Tattili
i respiri dei profughi
dai tanti nomi.
Gli emigrati
passati di moda.
Integrati.

Turisti che svernano
in cerca dell’anima
perduta.

Migranti gli ultimi arrivi
3×2 in omaggio
bimbi per i media.

Resto bastarda. Qui.
In nessun luogo.

In laguna
spio la scomparsa
degli uccelli di passo.

Esprimo
la mia preferenza
per i migratori.

da “Quaderni di Arenaria”, n.18, Bagheria (Palermo), 2020 e VENEZIA METAFISICA. Appunti poetici in tempi di guerra, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022

***

Antonella Barina 2005 – foto di Luccia Danesin

FUTURO – IN ATTESA DI CONIUGAZIONE

Cominciarono a correre.
Cominciarono i Navajo.
A correre attorno alla terra.
Correvano per guarirla.

Cominciarono a meditare.
Cominciarono in cinque
di razza mista
in una stanza a New York.

Gli oxfordiani democratici
tornarono a indossare
le effigi tribali.

Band di ingegneri
cercarono rifugio
nell’entroterra di Goa.

Ci salvò
un errore di programmazione.
Un difetto
di catalogazione.

Si salvarono gli scarti.

Erano pronti a ricominciare.

Del passato scrivo al passato.
Anche del – già compiuto – futuro.
Solo il presente è presente
condizionato congiunto
al passato futuro.
Restiamo trafitti.
Fedeli alla terra.
Trapassati
al presente.
In attesa di coniugazione.

da “Quaderni di Arenaria”, n.18, Bagheria (Palermo), 2020 e VENEZIA METAFISICA. Appunti poetici in tempi di guerra, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022

***

Antonella Barina 2017 – foto di MBS

I MILITARI

Perché i militari sono tonti?
Perché camminano come fagiani?
Ti obbligano a metterti in fila
e ne stanno fuori
Sanno solo obbedire
e vorrebbero governare
Vorrebbero essere famosi
e sono fanatici
Dicono che ci difendono
e invece ci uccidono
Parlano di onore
e progettano imboscate
Ordinano esecuzioni
e vivono come morti
Perché spiano le nostre vite?
Perché non ne hanno una propria
Erano soliti usare mitragliatori
adesso usano i computer

Ahi, madre,
che gli hai dato il tuo seno
e non puoi che amare l’assassino

Che dolore essere madre
degli Abele
che sono stati uccisi
dai Caino!

(Fb, 20 marzo 2022)

da VENEZIA METAFISICA. Appunti poetici in tempi di guerra, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022

***

Antonella Barina 2021- foto di Alexandra Mitakidis

MESSAGGIO IN BOTTIGLIA

DA VENEZIA ALLA CINA (estratto)

(…)

Xi Jinping sa che Lao-Tzu consiglia
di gestire i problemi fuori dall’Impero,
ma troppo grande è la saggezza cinese
per non sapere che ogni Impero
giunto all’apice crolla miseramente

Xi Jinping, io sono solo
una cellula viva
di questo pianeta, ma dico:
Vuoi fare la fine dell’Urss?
Vuoi fare la fine degli Usa?

Non si tramanda e non si eredita il carisma
I funzionari non perpetuano la potenza

Amo Lao-Tzu quando dice:
La guerra ha senso solo quando si ferma
Leggo Lao-Tzu da quando ero bambina
perciò credo che anche se non l’ha scritto
lo avrà di certo pensato

Ma è verità che Lao-Tzu scrisse:
La vera vittoria è la vittoria sull’aggressione,
una vittoria che rispetta
l’umanità del nemico e rende inutile
l’ulteriore conflitto

Siamo sullo stesso grande mare,
Xi Jinping, in rotta ignota
nell’immenso Universo
Licenzia i tuoi astrologi,
la verità è quella che senti
nel profondo del tuo cuore

L’età dell’oro non è mai morta
Vive sempre dentro di noi

(Fb, 14 marzo 2022)

da VENEZIA METAFISICA. Appunti poetici in tempi di guerra, Edizione dell’Autrice, Venezia, 2022

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