Cristian Fior

Biografia

Cristian Fior «Poeta operaio» nato a Tarcento il 2 settembre 1970 ma trasferito a Ragogna nel 1999 con mia moglie e mia figlia Elisabetta. Ho pubblicato due libri. «Ai confini dell’anima» con Aletti Editore nel 2015 e «Sei sempre stata a due passi dal mio cuore» con Booksprint Edizioni, quest’ultimo presentato alla Fiera internazionale del Libro di Torino 2016. Si possono trovare alcune mie poesie in varie collane poetiche: Laboratorio poetico di Samuele Editore, 3° Premio nazionale «Maria Cumini Quasimodo» prefazione di Alessandro Quasimodo, Concorso «Il Federiciano» prefazione Mariella Nava, Concorso «Il Tiburtino» prefazione Francesco Gazzè, Concorso «Habere Arter» prefazione Aessandro Quasimodo, Concorso «Verrà il mattino e avrà un tuo verso» prefazione Maestro Mogol, «M’illumino d’immenso» di Pagine Editore, 5° Concorso nazionale di poesie «Premio Grimoaldo» assegnandomi il premio «speciale della critica» oltre ad aver ricevuto altri vari riconoscimenti.

Letture

Poesie

Vita…

Quante scarpe hanno usato i miei piedi,
piedi sporchi, stanchi, consumati con il passare del tempo.
Poche fermate nella mia vita,
cercando di colmare la mia ignoranza
di una persona che ignora
quello che lo circonda per
poi scoprire quello che già sapeva.
Un cuore smette di battere
solo quando i piedi ormai stanchi
si fermano per sempre a riposare…

Girasole….

Mi inchinai di fronte al suo sorriso ,
come un girasole si inchina
guardando nascere il sole al mattino.
Lei bella come il sole,
romantica come la luna,
l’amo perché come lei
non mi ha fatto
impazzire nessuna.
Ho visto lacrime asciutte,
amori a senso unico,
sorrisi spenti,
ma lei è il mio sole,
mi fa girare la testa
come una girandola con un soffio di vento.
Io vorrei amarla come non
ci fosse più un domani,
perché il nostro domani è già oggi,
Lei è il mio girasole,
io il suo sole per farle
girare la testa anche in un giorno
di pioggia…

Quanto mi manchi…

Tu ,sorrisi, sospiri, sogni,
lacrime e sangue,
anima stropicciata,
il tuo ricordo consumato dal tempo.
Mi manchi,
vorrei essere felice
ma la vera felicità si condivide
non si divide,
tu ti sei allontanata nel modo e nel momento più sbagliato,
in un giorno che la notte
non finiva più.
Silenzio,
telefono che squilla,
lacrime dimenticate,
la tua foto ormai sbiadita,
io, il mio singhiozzo,
occhi lucidi,
ma il tuo ricordo è più vivo che mai,
mamma, riposa in pace,
Mi manchi….

La piccola fioraia…

Minuta di età
e di statura,
occhi grandi,
porta con sé
un cestino pieni di fiori,
fiori colorati ,
una ghirlanda in testa
la rende una regina,
minuta è la bambina.
Vende fiori ,
per sfamare chi l’aspetta
a casa,
pochi spiccioli in una tasca ,
un pezzo di pane
nell’altra,
lei sorride,
ma non importuna
i passanti per vendere i suoi fiori,
dignità la distingue,
con i suoi occhi grandi ,
pieni di sogni ,
la vita è il suo amore
più grande,
il sogno mai infranto di una bambina
che ha smesso di giocare
perché deve lavorare…

Tese…

Tese
come corde di violino
le mie braccia verso di te,
tramonto la sera,
sorgere del sole
al mattino
in un’alba sensa luce.
Dispersi i miei pensieri ,
oggi più di ieri,
le braccia mi fanno male,
non posso più abbracciare,
mentre tu mi torni sempre in mente,
con un tuo bacio a me rubato
è l’unico punto di incontro
mai scordato.
Tese le mie corde vocali ,
soffocate da fare male,
tu ,
la mia giornata più bella,
accanto a me manca
la tua ombra ,
il tuo respiro
il mio sentirmi vivo
sento sempre più teso il mio destino,
mi manchi….
Noi,
chiuso in un’abbraccio ,
teso,disteso
ma soprattutto compreso ,
di due ombre che possono
camminare insieme
ancora sotto la luce del sole ,
ombre che non saranno
mai più sole…

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